Festina lente, affrettati con calma

Festina Lente. Questa scritta è incisa su alcune monete romane che raffigurano l’immagine del delfino e dell’ancora intrecciati tra loro.Il delfino comunica velocità, agilità, intelligenza, entusiasmo; mentre l’immagine dell’ancora richiama il fermarsi, il prendersi il “giusto tempo”, l’attracco nel porto sicuro.

Il delfino simboleggia il cambiamento ed il progresso. L’ancora la solidità e l’attaccamento ai valori di base.

Il contraddittorio tra l’affrettarsi e la calma viene richiamato anche da Cosimo de’ Medici, che scelse invece la tartaruga e la vela spiegata, facendone l’emblema della sua flotta, come monito di ponderazione delle intraprese perché queste avessero successo.

Entrambi i due simbolismi descrivono bene la pazienza come chiave di abilitazione di ogni crescita. E come una delle più importanti abilità della leadership.

La pazienza intesa come azione. Come esercizio consapevole di volontá.

L’errore più comune è infatti pensare che la pazienza sia “attesa passiva”, tolleranza priva di azione, un’espressione di resa.

Al contrario la pazienza è <forza concentrata>. É la capacità di far maturare gli eventi, di guardare oltre, di riflettere invece che agire d’istinto, accogliere anziché rifiutare, tollerare errori e fallimenti rimanendo costanti sull’obiettivo. Ed è pazienza anche la ricerca di ciò che ci unisce rispetto a quello che ci divide. 

La pazienza non è allora inerte rassegnazione; ma è invece il realismo mosso dall’ottimismo della volontà. Alla ricerca di relazioni generative. Solo la pazienza permette infatti di costruire quei ponti che fanno convergere le persone verso un comune obiettivo.

La pazienza è la capacità di rimandare la propria reazione alle avversità, mantenendo nei confronti dello stimolo un atteggiamento di distanza che permette di costruire l’azione mettendo in ordine tutte le variabili.

La pazienza è quindi la qualità che distingue chi sa costruire valore anche nelle avversità, perseverando nelle azioni. È la necessaria calma, costanza, assiduità, applicazione senza sosta nel fare un’opera o una qualsiasi impresa, contrapposta a quella tentazione al “tutto e subito” così radicata nel nostro paradigma culturale, ed ancor più in quello organizzativo e manageriale.

«E invece la pazienza esige una dilatazione del presente, un suo allungamento, una sosta nell’incessante divenire. Occorre fare pausa, fare tregua, per essere pazienti» 

E’ proprio la pazienza, il suo passo lungo, distante dall’affanno del presentismo, che ci consente di aspettare il momento giusto, la maturazione dei tempi che permette la giusta messa a fuoco prima dell’azione.

Come raggiungere un traguardo ? Senza fretta, ma senza sosta (Goethe)

2 pensieri riguardo “Festina lente, affrettati con calma

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