Se potessi cambierei…

Quante volte abbiamo detto: <se potessi, cambierei>. Ed è bastato sentire il suono di quel <se potessi> a farci intravedere una lunga strada in salita, piena di ostacoli. La nostra mente va <automaticamente> in protezione, elencando tutti i costi ed i pericoli. E tira il freno, abbandonando il percorso. E’ così che facciamo. Sentiamo tuttaContinua a leggere “Se potessi cambierei…”

Naviganti o cercatori?

Una volta per viaggiare in una località che non avevamo mai visitato, la nostra guida era la cartina geografica. Quel fazzoletto di carta che aprivamo per cercare la nostra posizione e poi seguire il reticolo disegnato sulla carta. Quell’incrocio di linee che ci avrebbe accompagnato passo passo sino alla nostra meta, sempre che non fosseroContinua a leggere “Naviganti o cercatori?”

Leadership: visitare luoghi

Per Kouzes, <Una delle differenze fondamentali tra management e leadership è nell’etimologia dei due termini, è la differenza tra maneggiare e visitare luoghi.> Ecco, la leadership va in esplorazione. Non si ferma a gestire ciò che già esiste, ma punta a rigenerare e costruire sempre nuovo valore. La mentalità della leadership punta ad innovare, aContinua a leggere “Leadership: visitare luoghi”

Non vedo, non sento, non parlo

Mizaru, Kikazaru, Iwazaru, ovvero: <non guardare, non ascoltare, non dire> L’immagine delle tre scimmiette che si chiudono rispettivamente gli occhi, le orecchie e la bocca è considerata erroneamente la metafora dell’indifferenza, del non occuparsi dei problemi altrui. Ma come spesso accade con i simboli, succede che il significato originario viene distorto e tramandato con interpretazioni cheContinua a leggere “Non vedo, non sento, non parlo”

Gratitudine, un esercizio che dà i suoi frutti

Gratitudine significa essere consapevole del valore delle cose. La gratitudine è infatti frutto di un preventivo processo di elaborazione che ci permette di diventare consapevoli di ciò che ci accade. E quindi protagonisti delle nostre scelte. La gratitudine è allora un potentissimo strumento di cambiamento, perché permette di vedere le cose dalla prospettiva di cosaContinua a leggere “Gratitudine, un esercizio che dà i suoi frutti”

Priorità e Parentesi

In algebra c’è un preciso ordine con cui i numeri si compongono per produrre un risultato. Prima si svolgono le potenze, poi le moltiplicazioni e le divisioni, e solo per ultime le addizioni e le sottrazioni. Ma le parentesi, quelle due piccole cupolette, possono stravolgere tutto. E costruire un diverso risultato. Quando racchiudiamo una sommaContinua a leggere “Priorità e Parentesi”

Dare un senso

<L’uomo è ugualmente incapace di scorgere il nulla da cui è tratto e l’infinito da cui è inghiottito>. Blaise Pascal ci indica una chiave di lettura del perché <ci raccontiamo storie>: per tentare di trovare un equilibrio tra il nulla e l’infinito. O forse, più semplicemente per dare una direzione al nostro andare. Per dareContinua a leggere “Dare un senso”

Svuotare la tazza

Un manager di successo, rivolgendosi ad un Maestro Zen, chiese “Cos’è lo Zen?”. Il Maestro Zen iniziò a versare del thè nella tazza del manager e, anche quando la tazza si era colmata e il thé fuoriusciva, continuò a versare senza scomporsi. Il manager, per qualche secondo non disse nulla, poi leggermente imbarazzato si rivolseContinua a leggere “Svuotare la tazza”

Eleutheromania: desiderio di libertà

Eleutheromania, dal greco ἐλευθερία (eleftheria) che significa libertà, esprime proprio il desiderio di libertà che porta al cambiamento. L’anelito di libertà è spesso associato al viaggio, proprio come spazio in cui cambiamo le coordinate fisiche e temporali della nostra giornata e ci concediamo “abitudini” nuove. In cui ci concediamo il “lusso” di cambiare. Lo stessoContinua a leggere “Eleutheromania: desiderio di libertà”

Serve un pilota esperto

Nei corsi di guida sportiva insegnano che quando occorre affrontare una curva (ovvero, un cambiamento di direzione), la prima cosa da fare è alzare la testa e guardare lontano. Guardare solo a due metri oltre il proprio cofano, non permette di gestire il cambiamento, ma solo di ‘oltre_passare’ la curva. Guardare nello specchietto retrovisore, nonContinua a leggere “Serve un pilota esperto”

Bisogna ricominciare il viaggio, sempre.

<Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero.> Ecco. Cosi inizia il cambiamento. Inizia quando ci scopriamo a dire “nonContinua a leggere “Bisogna ricominciare il viaggio, sempre.”

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Tu intanto versa

In The Bourne Ultimatum, il protagonista dice “Spera per il meglio ed aspettati il peggio”. E’ questa di solito la trama dei nostri pensieri. Il muretto che ci blocca davanti la soglia del cambiamento. Siamo abituati a pensare per sottrazione. L’avversione alla perdita è insita in noi molto più che la propensione al guadagno.La tendenzaContinua a leggere “Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Tu intanto versa”