La mentalità di crescita della Leadership

La leadership deve avere l’aura dell’esperienza e la “mente del principiante”, dimostrandosi sempre capace di accogliere l’istanza di crescita del proprio mindset, ovvero del proprio modo di guardare le cose.

Avere la mentalità da leadership significa sapere rendere flessibili i confini del proprio sguardo sulle cose. Usando il vissuto, ma lasciandolo contaminare da visioni del futuro per costruire nuove consapevolezze.

Il mindset che guida la leadership è il portato dinamico delle lezioni apprese, dei valori guida sviluppati nel tempo, della conoscenza appresa e continuamente messa in circolo, dei sistemi di pensieri ed intelligenze collettive da cui si viene contaminati, dei paradigmi culturali, sociali, organizzativi e di comunità sperimentati e sempre rinnovati per stare in un <qui ed ora> fertile.

I leader con ‘growth mindset’, ovvero con mentalità di crescita, lavorano concedendosi – se necessario – “la libertà di sbagliare”. Convinti che l’impegno, la perseveranza e l’apprendimento dai fallimenti sono strumenti necessari per migliorare le prestazioni. Non solo le proprie performance, ma che con l’approccio mentale ‘allargato’ si possa ottenere la crescita di tutto il gruppo. Esiste infatti una stretta correlazione tra mentalità di crescita e intelligenza collettiva.

Quando il contesto è incerto e volatile, occorre cambiare mentalità e farlo con agilità e capacità adattiva.

Leadership è saper affrontare il cambiamento, guidando l’equipaggio ad affrontare ‘la tempesta’ e riportare a terra la barca carica dei frutti del pescato. Guidare l’organizzazione a generare valore dalle sfide.

Le persone con una mentalità di leadership non sono certamente immuni dalla reazione istintiva di trincerarsi nella propria zona di comfort di fronte a grandi cambiamenti. Però, al contrario di chi ha una mentalità statica, sono consapevoli di ciò che sta accadendo loro, sono ‘dentro’ le loro scelte.

Procedono re-agendo per passi progressivi, spostando l’asse verso il nuovo, superando l’esigenza di conferma che può apparentemente darci il fermarci in un ambiente conosciuto e lavorano per schemi già sperimentati.

L’elemento chiave è la sperimentazione, non intesa nell’approccio classico che prevedeva fasi di progettazione in tempi così lunghi che nel frattempo l’idea elaborata finiva per non essere più attuale, ma agire nella complessità con la rapidità necessaria, mettendo in conto la possibilità di fare anche errori.

Errori che se ben elaborati ed integrati nella strategia di crescita diventano un valore aggiunto sul quale costruire azioni e strategie correttive ed eventualmente favorire la scoperta di nuovi scenari.

É proprio la gestione dell’errore come punto di crescita che fa la differenza nella leadership. Quello <sbagliando si impara> che non ha il suo punto di approdo nell’errore ma che fa dell’errore – laddove capita – un maestro.

<Il rischio più serio in tempi di incertezza non è l’incertezza stessa quanto l’azione guidata dalla logica di ieri> Peter Drucker

2 pensieri riguardo “La mentalità di crescita della Leadership

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