Non siamo allenati al cambiamento.
Dutante i lunghi periodi di lockdown, siamo stati costretti a mutare le nostre abitudini, il nostro modo di lavorare, di studiare, di tenere relazioni sociali. Di confrontarci con noi stessi e le con le nostre incertezze.
Abbiamo cambiato abitudini, ma non siamo cambiati noi.
E non è successo perchè non abbiamo scelto di farlo. Non abbiamo maturato la consapevolezza necessaria a trarre valore dalla situazione. Siamo rimasti ‘resilienti’ sperando di tornare presto alla condizione di partenza.
Il cambiamento è una scelta, non un adattamento. Il cambiamento adattivo, quello a cui siamo stati repentineamente costretti, non è infatti un cambiamento che genera valore. Perché generi nuove positività, il cambiamento deve incidere nei valori e nelle scelte consapevoli.
Non abbiamo scelto di fermarci. Ci siamo solo conformati ad un obbligo. Il mutamento lo abbiamo subito. Senza “entrarci dentro”
In forza di un fatto estremo e di vincoli necessari, e non per nostra libera scelta, abbiamo sperimentato quello che è stato erroneamente chiamato “distanziamento sociale” e che invece sarebbe più corretto chiamare distanziamento fisico, perché ha allontanato le persone fisicamente ma ha seminato semi per sviluppare un maggior senso di comunità.
Semi che però toccherà coltivare, mutando le nostre abitudini anche adesso che si sta allentando l’obbligo a farlo.
Lo smartworking, le consegne a domicilio, le piattaforme di apprendimento online, i siti di e-commerce e per i domicili a casa, le app per saltare la davanti gli esercizi commerciali non sono innovazioni.
Potevano farsi anche prima. Ma non ci eravamo accorti che la tecnologia era lì per migliorare la nostra vita. Non ci eravamo <fermati> a riflettere come dare qualità alla nostra vita.
Siamo invece riusciti in ciò che credevamo impossibile: fermarci. Eppure, non ci siamo mai davvero fermati. Fisicamente, forse. Ma poi abbiamo continuato ad aspettare che riprendesse tutto esattamente dal punto in cui avevamo interrotto.
Adesso stiamo vivendo la grande opportunità di imparare ciò che forse non avremmo saputo mettere in pratica altrimenti.
Abbiamo perso anche l’occasione di riscoprire cosa è il tempo. Abbiamo avuto l’occasione di ripensare le nostre abitudini. Scoprirne altre. Ma non abbiamo modificato il nostro modo di ripensare i processi.
Adesso restituiti alle nostre libertà, abbiamo la possibilità di cambiare. E di dare il giusto valore al tempo.
Diamoci tempo. Ritroviamo il giusto equilibrio per dare valore al nostro tempo. Qualità alle relazioni sociali. Spazio alla nostra autenticità.
Abbiamo la possibilità di cambiare il copione delle nostre vite. Di vivere la fase 2 della nostra vita. Proviamoci.