Oggi ho fatto conversazione con un maestro del cambiamento.
Attento, dinamico, coraggioso, ardito, indomito generatore di pensieri di cambiamento. Libero, mai chiuso in un pensiero precostituito, mai ingabbiato in un pre-giudizio, ma sempre pronto a nuove sperimentazioni.
Che ogni volta si ritira ma poi torna a lambire il limitare del pensiero altrui senza mai invaderlo.
Che resta per sempre impresso dentro una conchiglia, senza mai rimanere lo stesso.
Che è sempre suono e mai rumore. Un conversatore che ha una sua direzione ma non invade mai la tua. Ha una sua dinamica, e fluisce nel suo divenire, senza pretende di cambiare il tuo.
Può essere calmo, increspato, trasparente, agitato, mosso. Ma é sempre lui. Autentico.
Siamo rimasti in silenzio, uno in compagnia dell’altro per alcune ore, e mi ha ispirato quanto sia importante attendere il tempo giusto per costruire cambiamento. Coglierlo quel momento, sentendolo arrivare. Esattamente come sentiamo arrivare l’onda prima che giunga a riva.
Non dipende dal vento l’increspatura o la corrente, ma dalla direzione che diamo ai nostri pensieri. Esattamente come succede con il cambiamento.
Mare maestro
