Tu chiamale se vuoi Emozioni

<A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni.> (A.Baricco)

L’emozione, dal latino emovère, muovere fuori, è un moto interiore, che smuove qualcosa da dentro di noi portandola verso l’esterno e che ci spinge a compiere un’azione, a mutare i nostri comportamenti abituali.

E’ quella miccia che innesca un processo di consapevolezza che accende in noi il desiderio di cambiare.

E’ la capacità di rileggere le cose attraverso un filtro che blocca il flusso razionale e permeato da pre-giudizi ed apre invece il flusso che coglie nell’empatia la chiave di accesso alle cose ed alle persone.

Non ci sono emozioni giuste o sbagliate: ci sono invece emozioni che bloccano o stimolano la nostra crescita. È opportuno allora accogliere le emozioni e percepirle come una guida rispetto alla nostra crescita.

Ma attenzione a non scambiare l’emozione per una ‘dote innata’ del nostro essere. Anche le emozioni sono scelte di consapevolezza, perché possiamo per essere <mossi fuori> dobbiamo esserne consapevoli, essere quindi <dentro le nostre scelte>.

Le emozioni non sono estemporanee. Sono invero le risposte che diamo alle cose che accadono. Sono le chiavi della nostra reattività, che ci danno l’indicazione su come affrontare le situazioni.

Le emozioni hanno infatti il grande potere di guidare le nostre decisioni e i nostri comportamenti e orientare l’attenzione su un obiettivo specifico.

Quando non vengono riconosciute come risorsa possono invece diventare ostacoli nel raggiungimento dei propri traguardi.

Non sono competenze ma necessitano di allenamento per riconoscerle e saperle ‘maneggiare’.

E’ l’intelligenza emotiva la competenza, ovvero l’abilità a conoscere le nostre emozioni e indirizzarle per agire dentro le nostre emozioni (conoscenza di sé ed autenticità) ed attraverso le nostre emozioni (connessioni con gli altri).

Imparare il linguaggio delle emozioni implica la fatica di educarsi a riconoscersi negli altri e a conoscere gli altri dentro di sé.

Le emozioni sono allora modi di essere che nutrono un nuovo agire che va oltre quei muri che erigiamo quando facciamo prevalere gli aspetti più ‘logici’ del nostro pensare, muri che edifichiamo davanti a qualsiasi sollecitazione di cambiamento.

Emozionarsi significa liberare energie ‘umane’ abitano dentro di noi, e ci rendono umani. Significa accogliere le nostre imperfezioni e costruire intorno ad esse la nostra forza. Facendo nostra la lezione dell’antifragilità.

L’emozione è la chiave per l’innesco di connessioni generative.

Esplorare le nostre emozioni ci porta allora a crescere ma anche a rendere autorevole la nostra leadership. Per <guidare> gli altri dobbiamo infatti prima essere capaci di guidarci alla conoscenza di noi stessi, intraprendendo quel viaggio dentro di noi che ci riporta alla nostra autenticità.

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