Lezione di Tennis

Chi gioca a tennis lo sa, la tensione delle corde può decidere una partita.

Una palla da tennis rimane sulle corde da 0.003 a 0.005 secondi: il tempo che necessita alle corde per allungare e recuperare. La palla rimane sospesa nel colpo: sono le corde che provvedono alla spinta in uscita. L’energia che ha piegato la racchetta all’impatto viene dissipata sotto forma di vibrazioni solo dopo che la pallina lascia le corde. Mentre invece l’energia con cui la pallina riprenderà quota – dopo il colpo – dipenderà dalla combinazione tra l’elasticità delle corde e il controllo del giocatore.

Non è una questione di forza. E’ una questione di elasticità. Di attitudine a cambiare.

Più un materiale si deforma per una data forza, tanto più elastico è il materiale e resistente agli urti. L’elasticità rappresenta una delle due principali funzioni di una corda: immagazzinare energia. L’altra funzione è il ritorno di energia o resilienza. Elasticitá e Resilienza

Più una corda da tennis è costretta ad allungarsi, più resiste. Maggiore è l’impatto della palla sulle corde (che comprende la velocità della palla e la velocità di swing del giocatore), più la corda reagirà rigidamente a qualsiasi tensione. Le corde della racchetta reagiscono in funzione dei colpi che riceve.

Il cambiamento ha bisogno di elasticità, per immagazzinare energia e ritornarla trasformata. L’agilità di pensiero e l’agilità emotiva preparano le nostre corde a reagire alle tensioni.

La corda infatti reagisce in modo diverso a diverse condizioni di carico a secondo di quanto sia <elastico> il filimento di cui si compone. Le corde reagiscono all’impatto con la palla allungandosi e deformandosi. La forza viene distribuita dal centro verso l’esterno. Ogni corda si deforma a seconda della forza applicata, della sua lunghezza e della tensione. Quanto più la corda si allunga, tanta più energia può immagazzinare. E più energia viene  immagazzinata, tanto più la corda è disponibile a restituire tale energia alla palla.

E’ quindi nell’elasticità delle corde, nella capacità di adattarsi in funzione dei colpi ricevuti e di restituire energia nella reazione di rimando, che si decide la traiettoria e la potenza con cui la palla lascerà la racchetta. Un rapporto fra forza ed allungamento che può cambiare il risultato di una partita.

Il Tennis ci insegna a capire come usare la resilienza per agire nel cambiamento.

La resilienza nel tennis non è solo il recupero di energia di una corda, ma anche il recupero delle sue originali caratteristiche meccaniche. La giusta tensione elastica del budello fa si che le corde si deformano, ma non si spezzano, anzi restituiscono il colpo con ancora maggiore energia e forza. Proprio come nella vita.

Il tennis è una metafora perfetta della resilienza.

La resilienza è infatti la capacità di un materiale di assorbire energia quando è deformato in modo elastico. La racchetta da tennis ricevendo la palla si deforma, ma è l’elasticità delle sue corde a decidere se la palla cadrà a terra o volerà oltre la rete segnando il match point decisivo.

Dal Tennis possiamo quindi cogliere una straordinaria lezione su come realizzare cambiamenti generativi reagendo in modo positivo ai colpi della vita.

Impariamo dalle corde della racchetta la tensione elastica necessaria a reagire nelle circostanze avverse, riuscendo, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a dare nuovo slancio ad una crisi o ad un momento di rigidità, affrontando quel cambiamento che apre nuovi inaspettati positivi scenari.

La lezione di resilienza del tennis ci insegna ad allenare l’attitudine a trasformare uno stop in energia nuova.

A rimetterci in campo. Dimostrando anche agilità emotiva.

Il tennis è infatti un’attività open skills dove il giocatore affronta situazioni sempre diverse alle quali deve rispondere rapidamente ed in maniera adeguata. Sport dove il giocatore è l’unico protagonista e l’unico responsabile del risultato.
Sport che non prevede, durante lo svolgimento del match, nè coaching, né time out: il giocatore è da solo sia nell’elaborare la tattica di gioco che nel gestire momenti di crisi e di difficoltà. Uno sport in cui non esiste la possibilità di pareggio: da un match si può uscire solo vincitori o vinti. Uno sport in cui non esistono limiti di tempo: non è possibile prevedere quale sarà la durata di un incontro, e quanta energia bisogna quindi dosare.

In campo, vince solo la capacità di assorbire elasticamente i colpi, rimandando indietro una forza rigenerata dal cambiamento realizzato nell’impatto con la racchetta.

Nel Tennis quello che fa la differenza non è il tennista più forte, il più resistente, quello che riesce a far volare la pallina a 130 km/h. La partita non la vince il giocatore più forte ma quello che, insieme alla sua racchetta, scende in campo in modalità resiliente. Pronto al cambiamento.

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