Quando ti metterai in viaggio per Itaca…

Itaca di Costantino Kavafis ci parla di cambiamento. Ci indica il senso e la prospettiva che ci devono guidare nel “viaggio” verso nuovi equilibri. Un percorso non facile che Kavafis ci invita a fare con consapevolezza, e dando valore a quei pungoli che incontriamo e che ci mettono sulla via della trasformazione.

<Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze.>

Quando si intraprende un percorso di cambiamento bisogna tenere a mente che il cammino non è lineare, ma si inerpica sempre tra incertezze e deviazioni. Anzi sono proprio queste che permettono di generare valore, aiutandoci a costruire consapevolezza sul valore della trasformazione.

<I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sarà questo il genere di incontri se il pensiero resta alto e un sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. In Ciclopi e Lestrigoni, no certo, né nell’irato Nettuno incapperai se non li porti dentro se l’anima non te li mette contro.>

I lestrigoni ed i ciclopi sono le paure, gli ostacoli che incontriamo, creati o ingigantiti dalle nostre incertezze. I freni al cambiamento spariscono se il nostro pensiero ed il nostro obiettivo sono rinforzati da un’alta motivazione o se diamo a loro la giusta prospettiva. Gli ostacoli sulla via del cambiamento sono inevitabili. Ciò che qualifica il cambiamento è la gestione che facciamo degli ostacoli e degli errori.

<Devi augurarti che la strada sia lunga.> 

Il percorso di trasformazione intrapreso non finisce ad una prima tappa; quello che conta veramente è il percorso e le trasformazioni che comporta. E il modo con cui viviamo il percorso.

L’auspicio nel cambiamento è proprio questo, che il viaggio di trasformazione sia abbastanza lungo da far sperimentare nuove prospettive e costruire una diversa attitudine ad affrontare le cose Quello che conta più di tutti è la voglia di <viaggiare dentro> il cambiamento.

<Che i mattini d’estate siano tanti quando nei porti – finalmente e con che gioia – toccherai terra tu per la prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre tutta merce fina, anche profumi penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi, va in molte città egizie impara una quantità di cose dai dotti.

Il viaggio di conoscenza ci connette con pensieri, talenti, modalità nuove, che diventano nuovi baricentri del nostro divenire. Il valore del cambiamento è proprio nella capacità di metterci in connessione con nuove prospettive, di insegnarci a “modellare l’incertezza” per farne strumento di trasformazione.

<Sempre devi avere in mente Itaca – raggiungerla sia il pensiero costante.> 

Il cambiamento va percorso non come abbandono o fallimento di qualcosa, stando rivolti a costruire nuovi equilibri e mirando a generare una trasformazione di valore. Il timone deve essere sempre puntato verso la crescita, l’arricchimento insito nella costruzione di nuovi equilibri.

<Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull’isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca.>

Il cambiamento ha i suoi tempi. Necessita di alcuni accadimenti che devono – con pazienza – essere costruiti. Di alcune scelte da compiere. Di maturare il valore di queste scelte. Non bisognare ritardare ma nemmeno affrettare i tempi. Il cambiamento è nelle scelte che facciamo, mai nei risultati che otteniamo.

L’approdo sull’isola non deve essere prematuro: Itaca ci ha motivato a proseguire nel cammino della vita e della conoscenza, ma la vera ricchezza sono le esperienze accumulate lungo la via.

<Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo in viaggio: che cos’altro ti aspetti?>

Il valore sta nel viaggio. Nella scelta di metterci in cammino.

Il cambiamento è determinato anche dall’agilità che abbiamo nel cogliere alcuni segnali. Quei segnali che ci spingono a metterci in viaggio. Ma per cogliere questi segnali abbiamo bisogno di <fare spazio>, di liberarci dai condizionamenti che ci inchiodano a riva.

<E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. 

Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.>

Bisogna essere capaci di valorizzare il cambiamento, sottolineando ancora una volta che la vera ricchezza sta nel viaggio e non nella meta.

Il valore di Itaca sta nel suo fungere per noi da stimolo, così che ci spinge alla continua ricerca e ad un costante movimento. A cercare sempre ed ancora di metterci in viaggio per generare futuro.

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