Dimmi qualcosa di bello

Lei disse: “Dimmi qualcosa di bello!”

Lui rispose: “(∂ + m) ψ = 0”

L’equazione di Dirac è un’affascinante equazione della fisica che ci dà occasione di parlare di cambiamento e leadership e dell’importanza delle connessioni.

Descrive infatti il fenomeno dell’Entanglement quantistico, che afferma: “Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema. In altri termini, quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce

Le sfide che ci pone il futuro sono molteplici e complesse. Dobbiamo essere pronti ad abbracciare nuovi modelli di riferimento che siano adatti al nuovo contesto.

L’incertezza e la complessità che caratterizzano oggi i sistemi possono essere meglio affrontate se si è capaci di innescare processi comunitari collaborativi e di condivisione, che generano connessioni di valore.

Servono Leadership generose.

In “Give and Take” Adam Grant prova a riflettere sul valore generativo della <generosità>, individuando nei Givers, ovvero coloro che sono capaci di agire a vantaggio degli altri, le leadership più performanti.

I Givers sono quelle leadership che indirizzano il loro agire in funzione dello sviluppo di intelligenze collettive.

Preferiscono dare più che prendere: i givers sono generosi nel condividere tempo, energie, conoscenze, capacità, idee e connessioni con altre persone. Hanno la propensione ad agire per il bene altrui e un forte senso di responsabilità verso chi li circonda. Antepongono il bene del gruppo al proprio interesse e amano dare il proprio contributo senza ricercare il do-ut-des ma generando invece sistemi connettivi. Adottano uno stile di comunicazione “powerless” dove il Noi è anteposto all’Io. La logica con cui operano è “win-win”: si va avanti tutti insieme.

Al contrario, i Takers antepongono sempre il proprio interesse, indirizzando il proprio agire verso un fine individuale che considera gli altri, anche il proprio team, come strumento per affermare la propria leadership. Concentrati su sè stessi, hanno un approccio autoritario e non rivolto all’ascolto attivo degli altri, né al recepimento dei feedback, con tendenza a sopravvalutare il proprio contributo e a sottovalutare quello degli altri. La logica è improntata alla competizione nel modello win-lose, io vinco se tu perdi.

Il modello valoriale dei takers mira ad ottenere il più possibile dagli altri contribuendo il meno possibile. L’attenzione viene rivolta agli altri sempre con finalità strumentali. L’inevitabile effetto di questo approccio è un modello di intervento fondato sulla competizione e sul conflitto interno che a lungo andare si trasforma in un modello lose-lose (a perdere sono tutti, soprattutto perché non si lavora per sviluppare ma per togliere spazi all’altro).


Tra i due opposti, Grant individua i “Matchers”, ovvero leadership cooperative, che cercano il giusto equilibrio tra dare e avere: sono disponibili ad aiutare gli altri se ne possono ottenere dei vantaggi anche per sé stessi, fondano le relazioni su scambi paritari e proteggono sé stessi agendo attraverso la tecnica persuasiva che si fonda sulla reciprocità.
I Matchers hanno un approccio positivo e costruttivo nella relazione con gli altri, governato dal principio del fairplay. Ma, cercando sempre e comunque di ottenere un beneficio in cambio del loro aiuto. A differenza dei Givers, non sono interessati a generare effetti benefici su chi li circonda. I Matchers non lavorano infatti sulla crescita delle connessioni generative ma considerano l’arco temporale di valore di queste relazioni valido solo in funzione di obiettivi di breve termine.

Le leadership generose – i Givers – hanno più “lungimiranza” e maggiori capacità di interazione proficua con gli altri. Il focus è sulla circolazione delle idee, sullo sviluppo circolare di competenze, sullo sviluppo del sistema di fiducia necessario al benessere organizzativo.

E come ci dice l’equazione di Dirac, l’interazione tra due sistemi genera connessioni che costruiscono valore nel tempo. Che permettono ai sistemi di rimanere sintonizzati anche a distanza, in un crescendo che acquisisce valore generativo nel tempo.

Questa è la forza dei Givers, l’orizzonte di lunga durata e la generosità.

Una opinione su "Dimmi qualcosa di bello"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: