Ribaltare il pensiero ordinario

Innovare significa <destabilizzare> ovvero ribaltare il pensiero ordinario ed abbandonare la zona comfort degli spazi già acquisiti. Significa costruire nuove visioni condivise, sviluppare nuovi saperi e generare nuove azioni. 

Si rimane ancorati nel passato se si persegue con gli adattamenti, le vie brevi, le soluzioni semplici, visioni ideali ma non rese ‘vive’ attraverso la traduzione in azione.

Il cambiamento si nutre invece di confronto e di re-azioni. 

Per <innovare> occorre avere il coraggio di un cambio di paradigma. Occorre diventare consapevoli – non soltanto a parole e nel discorso pubblico – che il futuro, la vera innovazione (quella sociale e culturale) sarà di chi saprà coniugare conoscenze e competenze, bisogni e soluzioni, ascolto ed azione, di chi saprà “costruire” dialogo sociale e trasformarlo in azioni di cambiamento. Di chi riconosce nelle differenze un valore a partire dal quale costruire il cambiamento.

Non tutti siamo pronti ad affrontare il cambiamento. Dobbiamo prima imparare ad avere dimistichezza con l’incertezza e la volatilità. Ed imparare a <gestire> la complessità. Dobbiamo acquisire una mentalità volta alla crescita e non alla resistenza.

Bisogna abbandonare gli spazi di comfort che ci confinano dentro le nostre ‘sicurezze limitanti’ e invadere nuovi spazi percorrendo i percorsi della complessità.

Il primo step per realizzare Leadership è allora proprio la capacità di sapere mettere in discussione lo status quo e saper guidare il cambiamento necessario. Abbandonare quello stato di inerzia che bene racconta Noam Chomsky con la metafora della ‘rana bollita’ (https://cleolicalzi.it/2021/07/09/la-rana-consapevole/) per descrivere l’attitudine ad adattarsi e resistere al cambiamento senza reagire, se non quando ormai è troppo tardi. Per innovare bisogna ‘sentire’ la temperatura dell’acqua. Nel ‘tiepido vapore’ di Naom Chosky si annidano tutti i ‘no’ ed i ‘forse’ che diciamo per ritardare il cambiamento.

Il cambiamento deve invece realizzarsi in quell’urgenza che ci dà il flusso di acqua bollente che ci arriva addosso e che ci rende consapevoli del bisogno di agire nel cambiamento.

<Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto> (Thomas Jefferson)

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