“Tra vent’anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri.“
Mark Twain
Il cambiamento che non lasciamo realizzare diventa un’ombra che ci accompagna. Un pensiero che tornerà a rincorrerci ogni volta – ed è inevitabile che succeda – ci troveremo a fare il bilancio di un periodo.
La non scelta diventa la bonaccia che ci terrà ormeggiati in porto. La non scelta ci porta a privarci di fare nuove esperienze, vivere nuovi percorsi, attraversare nuove strade.
La barca che lasciamo ormeggiata in rada perché ci fermiamo a studiare così a lungo la mappa, dettaglio per dettaglio, tracciando ogni possibile imprevisto, ogni ostacolo che potrebbe farci desistere dal mollare l’ormeggio, ogni cambio di vento, tanto da rimandare la partenza.
L’autosabotaggio é una lunghissima lista di “e se…” che scriviamo per opporci al cambiamento.
Lasciamo allora che il vento gonfi le vele. Permettiamo il ‘lusso’ di cambiare traiettoria. Scoprendo un tragitto inedito, pieno di inevitabili incognite. E scopriremo che forse la principale incognita eravamo proprio noi, che non riuscivamo ad esprimere la nostra autenticità e preferivamo rimanere in rada.
Cambiare é tenere la barra dritta e sguardo verso l’orizzonte. E vele pronte per accogliere il vento giusto.
Ed allora molliamo gli ormeggi: i nostri limiti. Molliamo l’ancora: la nostra resistenza. Lasciamo il porto. E lasciamoci esplorare nuove possibilità.