“Spero di andare via lasciando la consapevolezza che si possa essere gentili e forti, che si possa essere un leader a modo proprio: un leader che sa quando è il momento di lasciare.”
Qualche giorno fa si è dimessa Jacinda Ardern, dal 2017 a capo del Governo della Nuova Zelanda e modello di leadership gentile, autentica e forte.
Leadership che ha dimostrato anche nell’annunciare le sue dimissioni, dicendo di aver perso quella motivazione necessaria per stare alla guida (“non ho più benzina nel serbatoio”) e per assumere ancora una così grande responsabilità.
Non più disponibile non tanto ad esserci, quanto ad esserci nel modo giusto.
Ecco la differenza nelle parole di Jacinta Arden: una leadership è tale quando fa delle scelte, che seppure all’apparenza possono sembrare di arresa esprimono invece la forza della consapevolezza e la potenza del sapersi mettere da parte per permettere che <accada il nuovo>.
Una leadership antifragile ed autentica che conferma ciò che aveva affermato nel momento del suo insediamento: <Siate forti, siate gentili>, lanciando così la sua idea di Leadership antifragile (https://cleolicalzi.it/2021/03/21/siate-forti-siate-gentili/).
La scelta di fare quello che in inglese si chiama “downshifting” (https://cleolicalzi.it/2023/01/10/downshifting-scalare-di-marcia/), un cambiamento verso il basso, non per abbandonare un compito ma perché quel compito si è concluso e si ha la consapevolezza che un ciclo si è chiuso. E si deve permettere che si svolga il futuro.
<Lasciare> non significa “tradire” il sogno del successo a tutti i costi. Significa invece riconoscere la finitezza di ogni fase ed avere la generosità e la capacità di <far accadere il nuovo>.
Vuol dire guardare avanti, e riconoscere che alla base della riuscita di ogni progetto serve quel carburante che è la motivazione ed il desiderio di realizzare (https://cleolicalzi.it/2021/05/25/costruisci-un-desiderio-condividilo-e-dagli-potere/).
Significa essere liberi e non prigionieri dei progetti altrui.
Alla base della generatività vi è proprio la capacità di saper lasciar andare (https://cleolicalzi.it/2022/05/14/generare-ovvero-saper-lasciare-andare/).
Lascio andare questo ruolo e così lo onoro: ne riconosco l’importanza e la responsabilità, e per questo termino il mio mandato e creo le premesse perché il mio lavoro cammini sulle gambe di chi assumerà adesso la guida. Significa volere il progetto, non il ruolo.
<Ero e resto parte della squadra>: cambia solo il ruolo in squadra. E sappiamo bene che come per essere un buon allenatore bisogna aver fatto gavetta in campo, così un allenatore che torna in campo conosce il gioco da ogni prospettiva.
Jacinda Ardern afferma una leadership autentica che rimarca la necessità di smettere di paragonare la propria storia a un modello ideale, smettere di inseguire un benchmark che non ci rappresenta.
Il vero valore aggiunto che ognuno di noi porta in ogni occasione sta nella storia unica che rappresenta: nessuna storia è lineare, il destino di nessuno è scritto prima che venga realizzato.
L’eterna implicita competizione con un predeterminato modello di perfezione che non esiste ci rende schiavi di un disegno che non ci riflette, non segue la nostra capacità di cambiare nel tempo, che è invece la nostra più grande ricchezza.
Scoprirlo e realizzare questa ricchezza è la forza della leadership antifragile (https://cleolicalzi.it/2021/07/30/creatori-di-possibilita/) che scopre proprio nella realizzazione del proprio imperfezionismo la sua strada (https://cleolicalzi.it/2022/01/17/encanto-la-forza-dellimperfezione/).
Che si concede il privilegio di poter <scegliere> cosa fare della propria vita. Di scegliere quali sono le tue autentiche priorità.